L’ingegneria forense, nei suoi aspetti tecnici e in particolare nella scurezza sul lavoro, procedurali e relazionali, è uno degli ambiti in cui opera lo Studio.
L’ing. Fulvio Giani è iscritto all’Albo dei Periti e all’Albo dei Consulenti Tecnici di Ufficio (C.T.U.) del Tribunale di Torino. Inoltre assolve all’incarico di Consulente Tecnico di Parte (C.T.P.) per prestigiosi Studi Legali.
Il consulente tecnico d’ufficio (C.T.U.) è la figura professionale, prevista dall’ordinamento, dal quale il giudice o la parte può farsi assistere. In materia penale si dice consulente tecnico il consulente di parte, mentre l’esperto nominato dal giudice si dice perito.
Presso il Tribunale di Torino è istituito l’albo dei consulenti tecnici in materia civile e quello dei periti in materia penale. L’ing. Fulvio Giani svolge attività di consulente tecnico di parte (C.T.P.) per una delle parti in causa. Il consulente tecnico di parte non è altro che un libero professionista, di regola operante in un determinato campo tecnico/scientifico, al quale una parte in causa -attuale o potenziale- conferisce un incarico peritale in quanto ritiene l’incaricato esperto in uno specifico settore. Non esistono tuttavia particolari preclusioni o indicazioni, nel codice di procedura civile, con riferimento ai CTP: talvolta vengono nominati dipendenti stessi di una Parte.
In sostanza se un soggetto è coinvolto in una causa pendente o intende intraprenderne una (il caso dell’accertamento tecnico preventivo), incarica una persona di propria fiducia (il consulente di parte appunto) affinché questa affianchi il consulente tecnico nominato dal giudice nell’esecuzione del suo incarico e svolga le proprie osservazioni a supporto o critica del risultato al quale il perito del giudice sarà giunto.
Il consulente di parte assume un ruolo fondamentale per la risoluzione di questioni che, sempre più spesso, dipendono da valutazioni di carattere tecnico molto precise, operando all’interno di un rapporto professionale completamente disciplinato dal diritto privato. Inoltre svolge attività di consulente tecnico d’ufficio (CTU) con la funzione di ausiliario del giudice lavorando per lo stesso in un rapporto strettamente fiduciario nell’ambito delle rigide e precise competenze definite dal Codice di procedura civile.
Scopo del CTU è quello di rispondere in maniera puntuale e precisa ai quesiti che il giudice formula nell’udienza di conferimento dell’incarico e di relazionarne i risultati nell’elaborato peritale che prende il nome di “Consulenza Tecnica d’Ufficio”; può essere chiamato a “chiarimenti” (verbali o per iscritto) dal Tribunale.