Abbiamo già parlato della attività di censimento, ma è bene evidenziare che il proprietario e/o il gestore di attività in un edificio o in un sito dove è presente materiale contenete amianto (MCA) consiste nell’accertarne la presenza. L’obbiettivo è campionare il prodotto, ma non prima di aver accertato alcuni dati con una procedura che potrebbe essere così articolata. Si procede al reperimento della documentazione tecnica che riguarda l’edificio e/o il sito oggetto dell’accertamento. Quindi si effettua una ispezione diretta dei materiali, verificando anche la presenza di componenti friabili o per costituzione e/o per conservazione. Buona regola è la acquisizione di documentazione fotografica a colori. Con questo materiale è possibile compilare un report che identifica il luogo e la quantità del MCA di cui si sta eseguendo l’accertamento e definire l’ambiente in cui potenzialmente potrebbe avvenire una contaminazione. Questa attività deve essere affidata ad un coordinatore amianto opportunamente qualificato. Infatti il campionamento vero e proprio deve avvenire secondo una procedura codificata che eviti diffusione di fibre inquinanti. Infatti è necessario nebulizzare la porzione del materiale su cui si interviene con acqua nebulizzata, usare uno strumento meccanico manuale che non disperda fibre nell’ambiente e prelevare una piccola aliquota di materiale. Il campione ottenuto deve essere immesso in un contenitore sigillabile e bisogna immediatamente incapsulare il punto di prelievo. A questo punto non resta che trasmettere il campione ad un laboratorio specialistico attrezzato e riconosciuto per questa attività di analisi. La necessaria lettera di accompagnamento dovrà riportare i dati di chi richiede, la località di prelievo e il tipo di analisi da effettuare. E’ utile una descrizione e una documentazione fotografica. Si otterrà così l’accertamento della presenza di amianto, la sua tipologia e la percentuale in peso presente.