La ripartenza in un cantiere, al tempo del COVID 19, comporta anche un attento ripensamento di quelli che sono i costi e gli oneri della sicurezza. Senza entrare ancora nel merito della distinzione tra i due capitoli, può essere utile cominciare a pensare quali aspetti genereranno la necessità di diverse risorse economiche, temporaneamente dedicate, fintanto che durerà la crisi sanitaria del COVID 19. La voce che maggiormente può incidere, rimane la misura di sicurezza e prevenzione su cui si basano tutte le procedure sanitarie, che dovremo porre in atto, e quindi la distanza interpersonale tra i lavoratori maggiore di 1,00 metro. Questa indicazione base genera tutta una serie di conseguenze temporanee, che modificheranno in maniera sostanziale, le azioni che costituiscono l’attività di cantiere. Momenti come l’ingresso, la presenza di molti lavoratori in attività e, per evitare concentrazioni in spazi ridotti, la conseguente inevitabile turnazione, la fruizione dei servizi igienico sanitari e del refettorio, comporteranno una nuova disciplina nella gestione del cantiere. Questo genererà costi e oneri di sicurezza, legati al tempo di esecuzione e agli spazi dedicati, che andranno attentamente valutati. Inoltre si può supporre che alcune lavorazioni, che comportano in maniera preponderante l’uso di manodopera, verranno a costare di più, in quanto la distanza interpersonale e la necessità di non creare assembramenti, ne dilateranno i tempi di esecuzione. Tutte queste valutazioni hanno un senso, se legate al particolare momento e potranno essere abbandonate, quando la pandemia si sarà estinta.