Lo Studio ing. Fulvio Giani sta operando nel coordinamento della sicurezza in cantieri per alcuni interventi di ristrutturazione tesi ad aumentare il livello di efficienza energetica di alcuni edifici esistenti. Una delle attività prese in considerazione è l’esecuzione di rivestimento di facciata con rivestimenti esterno a cappotto, con applicazione di pannelli in lana di roccia. L’esigenza di protezione dal fuoco, di buone performance acustiche e di comfort termico hanno comportato la scelta di questo prodotto. Nella progettazione della sicurezza innanzi tutto si è considerato il pericolo altezza e i conseguenti rischi, caduta dall’alto dell’operatore e caduta di oggetti dall’alto. Per questo sono state considerate opere provvisionali, dispositivi di protezione collettiva, che impediscano la caduta verso l’esterno, ma anche tra il paramento di facciata e il piano di lavoro. Esigenze di applicazione comportano una distanza tale da rendere necessario il parapetto anche sul lato interno. L’attività considerata comporta un controllo della planarità del supporto, l’applicazione di profili metallici di partenza, l’incollaggio dei pannelli al supporto e il successivo fissaggio meccanico, la rasatura armata con retine annegate e la mano di finitura in spessore. In questa attività si individuano alcune sostanze per cui è necessario avere attenzione. Malta adesiva, rasante, primer, intonachino o pittura di finitura hanno tutte una scheda di sicurezza specifica, che contiene informazioni utili per la tutela della salute e la sicurezza delle persone e dell’ambiente. In particolare sono evidenziati i rischi per le persone e per l’ambiente, associati al trasporto e alla manipolazione e le procedure per evitare che questo possa comportare un danno. Il rischio di inalazione di polveri e di fibre, di getti e di schizzi, di allergeni deve essere gestito nel rispetto di quanto contenuto nel documento. Altro aspetto importante che è stato trattato è la movimentazione manuale dei carichi, nel senso più esteso, e quindi il rischio che si verifica durante lo svolgimento di qualunque fase dell’attività che comporta operazioni quale il sollevamento, la deposizione, il trascinamento, la spinta e lo spostamento di un carico. Sono state quindi prescritte le misure adeguate ad adottare per evitare o ridurre i rischi di patologie dorso-lombari, tenendo conto dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell’ambiente di lavoro e dell’attività svolta.