Dopo una settimana di Fase 2 nei cantieri, con tanto lavoro da parte di tutti i soggetti interessati, sono utili alcune considerazioni. Ha avuto successo tutta l’attività di informazione ai lavoratori e ai visitatori dei cantieri. Partire per tempo ha molto aiutato e la risposta è stata evidente. Il rilevamento della temperatura corporea e il distanziamento tra lavoratori sono diventate procedure acquisite. L’igiene delle mani, con la dotazione di lavamani supplementari e di postazioni per dispensare prodotti disinfettanti, viene affrontata con una certa serietà. Permane la difficoltà di reperire in quantità mascherine idonee alla attività. Grande presenza di mascherine chirurgiche, anche queste di non facile reperimento, e limitata presenza di facciali filtranti FFP2, praticamente introvabili nella quantità necessaria. Le procedure di turnazione hanno un certo successo e si percepisce la volontà di affrontare il tutto con una certa disciplina. Si assiste ad una riorganizzazione degli spazi del cantiere ed alla acquisizione di nuove regole di comportamento nel luogo di lavoro. Importante deterrente appare l’evenienza che, se tutto questo non porterà ad un miglioramento, si rischia una nuova fermata delle attività. Le indicazioni operative hanno evidentemente incrementato, in tutti i cantieri, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento dell’epidemia. Si è operato seguendo la logica della precauzione e coinvolgendo l’Impresa Principale, i subappaltatori e i subfornitori. Nell’insieme l’esperienza risulta positiva, ma necessita ancora di una certa tenuta nel tempo, per ottenere il risultato sperato.