Configurandosi la nostra realtà come un luogo di lavoro di lavoratori subordinati alle dipendenze di un professionista, dopo un lungo periodo di “smart working” si sta esaminando la possibilità del rientro e della partenza operativa di parte del personale, conformemente ai D.P.C.M. emanati. Il primo aspetto che è stato esaminato è stata la riorganizzazione degli spazi nello Studio. Fondamentale è stato considerato il rispetto assoluto della distanza interpersonale e il dimenticarsi le attività in spazi comuni di lavoro. Potendo posizionare ogni singolo lavoratore in una camera a lui dedicata, con serramento che si affaccia sull’esterno, si è optato per questa scelta. Quindi la turnazione dei rientri dovrà essere modulata su questa possibilità, in funzione del numero di stanze disponibili. Le regole comportamentali che saranno applicate prevedono l’esclusione di utilizzo di attrezzature di lavoro in comune, la partecipazione a riunioni solo via web e la proibizione di ricevimento di visitatori esterni. L’utilizzo dei D.P.I. sarà obbligatorio a fronte di qualunque contatto, anche occasionale, tra Colleghi e nella manipolazione di quanto viene dall’esterno. La disponibilità di prodotti detergenti, asciugamani in carta monouso e di soluzioni idroalcoliche disinfettanti dovrà essere illimitata. Particolare cura dovrà essere dedicata nell’arieggiare il più possibile tutti gli ambienti e nell’igiene dei locali di servizio sanitario.