Nel corso del sopralluogo si è verificato che lo specifico accessorio pinza meccanica fosse previsto per il braccio meccanico dell’escavatore e montato conformemente al libretto di manutenzione ed uso del fabbricante. Si è verificato che l’operatore avesse comprovata esperienza e capacità. Prima che iniziasse l’attività si è verificato che nessuna persona fosse presente nell’area di lavoro e che questa fosse recintata e segnalata. Il responsabile tecnico ha quindi un’ultima volta verificato che la demolizione non compromettesse la stabilità della costruzione su cui al momento non si sarebbe intervenuti. Verificata l’efficienza del sistema di abbattimento delle polveri, valutata la resistenza del piano di appoggio dove si movimenta la macchina, si è iniziata la attività. La successione delle azioni è stata programmata pianificando le varie fasi lavorative allo scopo di utilizzare le attrezzature necessarie. Avendo il fabbricato una struttura in cemento armato, l’attività comporta la preventiva demolizione delle tamponature murarie in modo da mettere in evidenza gli elementi portanti orizzontali e verticali. La demolizione sarà posta in atto con opera di scomposizione, comportante la rimozione delle parti elementari di cui ciascuna struttura è costituita, procedendo nell’ordine inverso a quello seguito nella costruzione. Si procederà con pinze frantumatrici per calcestruzzo, montato sul braccio dell’escavatore, steso ad una distanza tale da garantire la sicurezza dell’operatore. Si procederà alla attività demolitiva dall’alto verso il basso, frantumando il solaio di copertura del tetto piano, successivamente le travature orizzontali, a seguire gli elementi portanti verticali e ripetendo la successione (solaio, travi di collegamento e pilastrature) a tutti i piani. Successivamente si provvederà alla fase di separazione delle macerie di risulta dall’acciaio di armatura. Conferendo il tutto a centri di recupero autorizzati nelle modalità previste dalle vigenti normative.