Il giornalista Andrea Ballocchi su INFOBUILD del 14 marzo 2022 ha riportato fedelmente il pensiero dell’ing. Fulvio Giani “… Quando si parla di edilizia e sicurezza, la questione andrebbe posta estendendolo a tutto il sistema. «La sicurezza sul lavoro nasce dalla accettazione da parte di tutti gli attori di un ciclo produttivo di un percorso condiviso – afferma Fulvio Giani, ingegnere civile e titolare dello studio di ingegneria omonimo –. Ognuno deve fare la sua parte e accettare il suo ruolo. Il datore di lavoro deve valutare effettivamente il rischio dopo aver individuato i pericoli. Le procedure di sicurezza non devono essere la recita di un mero adempimento legislativo, ma devono essere operative e accettate. I lavoratori devono essere formati, informati e addestrati, ma devono anche mettere in pratica quanto hanno appreso». L’organigramma della sicurezza che vede il datore di lavoro, il dirigente della sicurezza, il preposto e il lavoratore «deve essere rispettato e anche i ruoli e le responsabilità devono essere conosciute, condivise e applicate – prosegue –. Con una cultura della sicurezza consapevole la possibilità del danno per i lavoratori sarebbe legata ad eventi unici e anche la frequenza sarebbe minima. Sicurezza sul lavoro può essere solo un progetto condiviso»…”.