Nella attività di riqualificazione di un punto vendita in un centro commerciale, mutando le esigenze del sistema di vendita, è sorta la necessità di un cantiere di demolizione che ha interessato la rampa in c.a. di accesso al soprastante parcheggio, il corpo avanzato in cui era situato l’accesso principale al magazzino, il blocco scale ascensori e montacarichi e il muro di divisione tra il previsto ampliamento e l’esistente zona di vendita. Dal punto di vista della sicurezza di particolare interesse è stato coordinare l’attività del punto vendita, che ha continuato ad essere in funzione, e le lavorazioni del cantiere. I manufatti da demolire erano in parte gettati in opera e in parte costruiti con strutture prefabbricate. La demolizione è stata prevista con utilizzo di escavatore con braccio articolato, equipaggiato con potenti pinze idrauliche. L’area è stata segnalata e recintata, con un franco che consentiva all’escavatore di operare al di fuori del possibile ribaltamento della struttura e ai lavoratori, addetti all’abbattimento delle polveri orientando getti d’acqua, di stare a distanza di sicurezza. Sul confine tra il cantiere e il magazzino di vendita, operativo al momento della demolizione, è stata innalzata una parete in doppio stato di cartongesso con un’anima in lana di vetro e rinforzata con una rete a maglia larga. Lo scopo di questo apprestamento era quello di sostituire la parete che era previsto demolire e di contenere le polveri e di dare protezione meccanica ad eventuali elementi demoliti, che potevano essere proiettati in quella direzione. Nel punto vendita è stato necessario mettere in sicurezza tutta l’impiantistica interessata, modificare i presidi antincendio e la gestione dell’emergenza, con idonee azioni compensative a quanto era compromesso dal cantiere di demolizione. Si è operato dall’alto verso il basso, spogliando la struttura da tutti i tamponamenti murari e mettendo a nudo il reticolo degli elementi portanti, sia quelli in tradizionale, che quelli costituiti da elementi prefabbricati. Avendo avuto conferma visiva dello schema strutturale della copertura e dei solai e, sempre procedendo dall’alto verso il basso, si è provveduto ad individuare l’orditura secondaria demolendola, per poi passare a quella principale e così via. Si è quindi intervenuti piano per piano sugli elementi verticali. I cantieri di demolizione di strutture obsolete o da riqualificare si presentano con una certa periodicità a fronte di una più corretta filosofia progettuale che vede, nel riuso degli spazi e nella conservazione del territorio non costruito, un valore.