Come Studio, operando spesso in ambito industriale, abbiamo svolto coordinamento della sicurezza di attività di installazione di silos o serbatoi industriali di stoccaggio o di processo. All’opera concorrono imprese edili, per l’esecuzione delle fondazioni, delle platee e dei basamenti, alla cui attività seguono carpentieri metallici per la creazione di appoggi e baggioli adeguati a quanto deve essere installato. Di particolare interesse nel coordinamento risulta l’operazione di verticalizzazione di un serbatoio che, all’atto della consegna, si presenta orizzontale. La zona di intervento deve essere recintata e segnalata e i lavoratori devono indossare indumenti ad alta visibilità e caschi di protezione. Tutta l’attività deve essere comandata da un unico preposto al sollevamento. Alla attività concorrono due autogru di cui una per il sollevamento e la verticalizzazione e la seconda con funzione di spinta/trattenuta alla base, per consentire di verticalizzare il manufatto. Bisogna identificare il reale peso del serbatoio e identificare mezzi di sollevamento di adeguata portata e rispondenti alle norme sulla sicurezza, tenendo conto anche dello sbalzo consentito. Inizialmente il serbatoio, che si presenta orizzontale sul mezzo che lo ha trasportato, viene scaricato e mantenuto orizzontale dalle due gru con l’utilizzo degli attacchi di sollevamento presenti in sommità e alla sua base. Sarà necessario equilibrare bene il carico, prima del sollevamento, e usare una fune, guidata a mano, per mantenerlo sotto controllo in ogni successiva fase. L’operazione di verticalizzazione è compiuta con il sollevamento operato solo dalla gru anteriore, mentre quella posteriore si limita a trattenerlo e ad accompagnarlo in modo che sia sollevato, con un franco adeguato, da terra. Una volta che il serbatoio è verticale, e che sottopone a carico solo la gru anteriore, si libera quella che lo teneva nella parte inferiore e si inizia la movimentazione calandolo nella sede definitiva. Seguono le operazioni di ancoraggio definitivo.