La professione dell’ingegnere nel 2023 si troverà a dover rispondere a domande legate alle conseguenze delle quattro crisi in cui il mondo è caduto. La pandemia da Covid 19, il disastro climatico ambientale, la situazione geopolitica attuale e la condizione economica sociale non trovano risposte in quello che già abbiamo vissuto e necessitano di una nuova visione. Questo improvviso cambiamento che, di per sé, può essere anche positivo, necessita di pensieri e di sguardi nuovi e di una nuova narrazione. In quest’ottica il professionista è chiamato a confrontarsi con i temi dell’efficientamento energetico degli edifici, della loro messa in sicurezza in chiave antisismica, del recupero e del risanamento del patrimonio edilizio e della rigenerazione urbana dove flessibilità, resilienza ed adattabilità alle situazioni diventano la chiave dell’operare professionale. Nuove sfide per la professione e per il nostro Studio la cui consapevolezza è solo un primo passo.