Durante l’attività di coordinamento della sicurezza di una demolizione di una struttura industriale dismessa, lo Studio ing. Fulvio Giani ha dovuto affrontare una situazione di una certa delicatezza. La demolizione di una trave in aderenza ad un’altra costruzione, senza trasmissione di sollecitazione alla struttura dell’edificio a cui si affianca, comporta alcune accortezze già in fase di progetto. Verificato con estrema attenzione che i due edifici fossero, dal punto di vista strutturale, distinti e separati, nel caso in esame si è preso atto che la trave da demolire, essendo in adesione alla struttura confinante, non poteva essere demolita dalla pinza idraulica, senza correre il rischio di danneggiare l’edificio confinante, peraltro utilizzato per attività commerciale anche durante questa operazione. La parte di struttura interessata era costituita da tre pilastri, che reggevano la trave interessata ,e da una trave poggiante perpendicolarmente sul pilastro centrale della trave in questione e su un quarto pilastro su altro allineamento. In planimetria lo schema si presentava coma una T maiuscola. Nella riunione di coordinamento, che ha preceduto questa operazione, si è esaminata la proposta dell’impresa per l’attività. I mezzi d’opera interessati sarebbero stati tre escavatori equipaggiati con pinze da demolizione. Mentre due di questi inizialmente si sarebbero limitati a puntellare, contro il ribaltamento, con i loro bracci i due estremi della trave da demolire, in corrispondenza dei nodi pilastro e trave, il terzo escavatore avrebbe demolito il calcestruzzo della trave, che si presentava perpendicolarmente, preservando l’armatura di ferro perché funzionasse da tirante, tale da impedire il ribaltamento verso la costruzione da preservare. Effettuata questa operazione, mantenendo il puntellamento con i mezzi meccanici, si sarebbe provveduto a tagliare parzialmente, solo sul lato opposto alla costruzione da proteggere, la base dei tre pilastri. Effettuata questa operazione, la trave e i tre tronchi di pilastro, sarebbero stati accompagnati a terra dai bracci dei tre escavatori che avrebbero favorito il ribaltamento controllato della struttura. Tutto questo in orario di chiusura del centro commerciale vicino e con operatori sempre al di fuori della zona di ribaltamento del manufatto edilizio. Seguendo questa metodologia l’operazione è stata condotta in sicurezza e con successo.