La consapevolezza che il COVID 19 non è scomparso e che non è stato debellato, è condizione essenziale per pensare la ripresa. La ripartenza in un cantiere edile comporterà acquisire una diversa organizzazione del lavoro. Sarà necessario adottare provvedimenti tecnicamente praticabili ed efficaci. La turnazione nelle attività è uno di questi. Fondamentale sarà sempre il mantenimento della distanza interpersonale maggiore di 1,00 metro. La giornata lavorativa prevede anche la pausa pranzo e, il consumo del pasto, dovrà essere garantito in un ambiente pulito e disinfettato e senza pericolo di trovarsi privi di protezioni, ad una distanza inferiore ad 1,00 metro tra i lavoratori. Per evitare assembramenti potrà essere utile effettuare una turnazione, sfalsando tale pausa, in modo da consentire il consumo del pasto e la successiva e necessaria disinfezione del posto utilizzato. In ogni caso lo spazio dedicato nel cantiere al refettorio sarà fondamentale, in quanto i lavoratori non potranno essere seduti uno di fronte all’altro. La presenza di personale in cantiere è dinamica, a seconda delle fasi e delle lavorazioni. La conoscenza del numero di lavoratori presenti, a seconda degli interventi previsti, sarà fondamentale per capire se è necessario incrementare lo spazio dedicato e attrezzato oppure disciplinare la turnazione. Un altro luogo del cantiere da trattare con attenzione sarà lo spogliatoio in cui, durante la fase di utilizzo, dovrà essere garantita la distanza minima di 1,00 metro tra i vari utenti. Non sempre lo spazio dedicato sarà sufficiente e pertanto disciplinare dei turni diventerà necessario. Analogamente l’ingresso nel cantiere e l’uscita dovranno essere scaglionati, per evitare assembramenti e consentire le attività di misurazione della temperatura corporea dei lavoratori che si presentano. Nel cantiere ci sono altre occasioni in cui, oltre alle lavorazioni, si presenta la necessità di avere più lavoratori alla distanza interpersonale minore di 1,00 metro. Ad esempio l’utilizzo dell’ascensore di cantiere è uno di questi e questa situazione comporterà l’obbligo di indossare filtranti facciali FFP2 o FFP3, per tutti quelli che ne dovranno usufruire contemporaneamente. A fronte della assenza di questi dispositivi, la letteratura tecnica pone l’alternativa di indossare mascherine chirurgiche certificate, che consentano ad ogni lavoratore di proteggere gli altri da sé stesso.