Il 24 febbraio 2021 ho seguito on line la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2020-2021 del Politecnico di Torino e ho ascoltato con attenzione l’intervento del Magnifico Rettore prof. ing. Guido Saracco. E’ stato ricordato quanto è stato fatto in questo anno di Pandemia e come si è trasformato il percorso didattico. Al Politecnico sono in atto pesantissime trasformazioni, che lo hanno reso un polo di eccellenza, nella complessità del suo territorio e nel mondo. L’augurio è che, uniti solidali e responsabili, si possa tornare ad essere più forti che mai, dopo questo periodo così triste. Il Rettore ha citato la frase di Sallustio “concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur” che poco elegantemente traduco in “nell’armonia anche le piccole cose crescono, nel contrasto anche le più grandi svaniscono”. Un forte richiamo all’unità e allo spirito di concordia, che ben ricorda come le politiche divisive portano molto male a chi le applica. Bisogna lavorare per tornare ad una politica costruttiva, dando contributi efficaci e abbandonando inutili contrapposizioni. E’ stato citato l’aforisma di Henri Bergson “Pensa da uomo d’azione e agisci da uomo di pensiero”. Questa esortazione al senso critico, in questi giorni difficili, è motivo di grande stimolo. Concentrarsi sulle energie rinnovabili, sull’ambiente e sulla riqualificazione del territorio e del costruito, necessita di progetto e di operatività. All’urlo di Munch, citato poco dopo, che rappresenta la fragilità, la sospensione, la difficoltà oggettiva di questi giorni, bisogna contrapporre l’urlo, pieno di stupore, soddisfazione e orgoglio, che il campione sportivo lancia, alla fine di una vittoriosa prestazione. E’ seguito l’intervento dell’ing. Gaetano Manfredi, accademico e politico italiano, già ministro dell’università e della ricerca. Il richiamo al fatto che ogni ingegnere necessita di una formazione continua, per rispondere ai saperi complessi richiesti alla professione e avere competenze e capacità di interpretare il cambiamento, ha avuto ampio consenso. Ha sottolineato che bisogna sapere interpretare il cambiamento, perché ormai siamo in una società in cui il tempo dello studio si intrinseca con il tempo del lavoro, in quanto non sono più due momenti distinti della vita. A seguire la dottoressa Alison James ha sottolineato il concetto citando Henry Ford “Se fai sempre quello che hai sempre fatto, otterrai sempre quello che hai ottenuto”. Dobbiamo guardare avanti con ottimismo, obbligandoci a ripensare completamente il nostro agire, per ottenere un miglioramento. La cerimonia di inaugurazione è stata introdotta, dal coro del Politecnico, con l’Inno Nazionale Italiano. In conclusione sono risuonate le note di “Gaudemus Igitur”. Chi seguiva si è emozionato sentendo “Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus” (Godiamo dunque, finché siamo giovani) cantato dal coro POLIETNICO, che è anche un grande progetto di inclusione, in quanto i suoi elementi sono studenti che provengono da 12 stati del mondo. E’ bello vedere come anche in questo l’ambiente degli ingegneri sa guardare avanti.