In un cantiere di demolizione di manufatti edilizi, all’interno di un vasto programma di riqualificazione di un punto vendita, è stato deciso di rimuovere la pensilina in cemento armato di ingresso all’area parcheggi. La struttura era costituita da quattro esili colonne in cemento armato, che sostenevano una copertura, con membrature in cemento armato a vista fortemente accentuate, in modo da evidenziare il materiale grezzo strutturale. Dall’indagine preventiva si è evidenziata una evidente povertà di ferri e di armature, con un calcestruzzo di qualità ordinaria. La demolizione è stata prevista con utilizzo di escavatore con braccio articolato, equipaggiato con potenti pinze idrauliche. La struttura era a pianta rettangolare, stretta e lunga, con quattro colonne di cemento armato, collegate con travi a sezione rettangolare e soprastante copertura piana. Si presentavano, sui quattro lati rispetto alle travature, sporti laterali in c.a. a cassettone. Il capitolo del POS della Impresa Esecutrice prevedeva un piano comprendente la demolizione di tutti gli sporti in cemento armato, in modo da alleggerire la struttura e ridurla ad un solaio di copertura, poggiante sulle due travi individuate sui lati più lunghi. Si prevedeva poi di intervenire sulle stesse in mezzeria, in modo da far implodere, in maniera controllata, la struttura e poter procedere con la frantumazione a terra. In questo modo si limitava l’esposizione alla caduta di oggetti dall’alto e si aveva una gestione maggiormente efficace nell’abbattimento delle polveri. L’area è stata segnalata e recintata, con un franco che consentiva all’escavatore di operare al di fuori del possibile ribaltamento della struttura e ai lavoratori, addetti all’abbattimento delle polveri, di stare distanza di sicurezza. Si è anche previsto di lasciare sempre sgombro il percorso di allontanamento in retromarcia del mezzo meccanico, con lo scopo di agevolare una ritirata improvvisa ed evitare il rischio di investimento degli operatori a terra. La formazione, l’informazione e l’addestramento dei lavoratori interessati sono risultati essere, anche in questo caso, lo strumento principale della prevenzione. La consapevolezza condivisa del valore delle misure da mettere in atto, è risultata essere il migliore atteggiamento antinfortunistico.