Nel corso di un coordinamento della sicurezza in un cantiere di nuova costruzione abbiamo affrontato la fase di esecuzione di fondazioni profonde. Questa lavorazione comporta anche la fase finale di scapitozzazione della testa del palo. Si attua una demolizione controllata della testa di ogni palo, frantumando in modo rapido e preciso i pali di fondazione che sporgono dalla pervista quota del terreno, mantenendo intatta l’armatura in ferro interna. Nel nostro caso si utilizza uno scapitozzatore progettato con moduli assemblabili (si possono aggiungere o togliere i singoli elementi di catena a seconda delle dimensioni del palo) per la demolizione di pali sia tondi che quadri con un diametro che varia da 450 mm a 2.000 mm. Nel nostro caso il macchinario è stato installato, come da libretto di uso e manutenzione, su braccio dell’escavatore, grazie all’utilizzo di catene di sollevamento e bilanciere e collegato al sistema idraulico del macchinario. L’attività è eseguita da escavatorista qualificato e con operazione di sollevamento, posizionamento sulla testa di palo, demolizione e sollevamento e allontanamento della risulta della lavorazione ripetendo l’operazione a pezzi. Durante le attività di sollevamento i lavoratori devono stare lontani dal raggio interessato dal movimento del braccio dell’escavatore (rischio di investimento e di schiacciamento correlato alla presenza di operatori nel raggio d’azione della macchina) e avvicinarsi per assistenze solo quando questo è fermo e in sicurezza. Alcuni fattori causali quali presenza di lavoratori in zona pericolosa per scarsa visibilità e/o retromarcia senza adeguate verifiche e avvertimento e/o mancanza di segnalazione del raggio di azione dell’escavatore possono comportare eventi incidentali. Pertanto se è necessario avvicinarsi alla macchina bisogna preventivamente rendersi visibili al conducente richiamando la sua attenzione da una postazione sicura (mai urlando da dietro la sagoma del mezzo). In seguito, dopo essere stati avvistati dall’operatore, si attende l’arresto della macchina e, previo consenso del conducente, solo a questo punto ci si può accostare al telaio se si devono attuare delle lavorazioni o degli interventi tecnici, oppure alla cabina se si deve comunicare con l’operatore stesso. I ferri liberati devono essere immediatamente protetti all’estremità con tappi di protezione inseriti sulla punta che può offendere. Si procede con le opere di carpenteria per l’esecuzione del soprastante plinto.