Il processo di riconversione e di riqualificazione dell’industria italiana, attualmente in atto, comporta anche attività di nuova organizzazione dei siti produttivi. Un nuovo mondo, che richiede prodotti sempre più performanti, necessita di un nuovo modo di produrre e di nuovi luoghi di produzione. Questa necessità sta comportando, sempre più spesso, attività in siti industriali, che debbono essere rimodulati in maniera radicale, mentre sono ancora attivi. Questa contemporaneità di attività produttiva e di cantiere e quindi di presenza di diversi cicli lavorativi, dal punto di vista della sicurezza sui luoghi di lavoro, comporta scelte interessanti sia in fase di progetto che di esecuzione. In particolare si evidenzia la condizione di committente di un’opera edile che viene a coincidere con quella di committente di un appalto interno allo stabilimento. In particolare si delinea un confronto tra il datore di lavoro committente (il più delle volte in realtà con il RSPP) e il coordinatore della sicurezza. Da questa situazione si può evincere che il DUVRI e il PSC, che valutano i rischi interferenziali nello Stabilimento e nel cantiere presente nello Stabilimento, sono due documenti complementari, in quanto ciascuno aggiunge qualcosa, quindi presenti entrambi, ma non sovrapposti. Su questa premessa si articola l’intervento a “Restructura 2022” a Torino dell’ing. Fulvio Giani, che si terrà il 18 novembre 2022.