L’apertura di un cantiere edile in una struttura sanitaria determina una serie di problemi igienici e ambientali che coinvolgono addetti, utenti, pazienti, visitatori e operatori.
La principale problematica esaminata nella progettazione della sicurezza in fase di realizzazione del cantiere è rappresentata dalla produzione di polveri prodotte dai lavori di demolizione, dalla movimentazione di materiali da costruzione e delle macerie di risulta. Qualsiasi intervento di ristrutturazione implica, comunque numerose conseguenze.
In strutture sanitarie quella di maggior rilievo epidemiologico è certamente la comparsa di infezioni da patogeni opportunisti (funghi filamentosi o batteri), veicolati dall’aria e/o dall’acqua, oltre al potenziale incremento di incidenza di patologie a carico dell’apparato respiratorio imputabili all’inalazione casuale o cronica e continuativa di polveri con spore patogene. La criticità e l’invasività di un intervento di ristrutturazione all’interno di ambienti particolarmente sensibili quali quelli sanitari richiedono un approccio attento e programmatico attraverso il quale è possibile distinguere differenti tipologie di attività edilizie caratterizzate da diversi livelli di rischio associato.
L’aspergillosi nosocomiale è riconosciuta causa di malattie gravi e di mortalità nei pazienti con elevato grado di immunosoppressione (pazienti sottoposti a chemioterapia o a trapianto d’organo). Il fattore di rischio principale per l’aspergillosi invasiva è rappresentato dalla granulocitopenia grave. L’infezione ospedaliera più importante dovuta a questo microrganismo è rappresentata dalla polmonite. Alcuni studi hanno dimostrato l’importanza di aree soggette a interventi di ristrutturazione e di sistemi di termoventilazione dell’aria contaminati come principali fonti di infezioni epidemiche.
Prima dell’avvio dei lavori di cantiere, è stata valutata la probabilità che i pazienti ad alto rischio possano essere esposti ad aria contenente una carica elevata di spore di Aspergillus spp durante l’esecuzione delle attività edili. Per prevenire l’esposizione dei pazienti, e in particolare di quelli a maggior rischio, all’Aspergillus spp e ad altri agenti patogeni è stato necessario progettare apprestamenti e stabilire procedure di prevenzione della disseminazione di polveri e calcinacci che potrebbero contenere spore di agenti patogeni.
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