E’ stata pubblicata sul B.U.R. n. 94 del 30 settembre 2014 la L.R. 28/2014, che ha eliminato l’obbligo delle “linee vita” ex art. 79-bis L.R. 61/1985 per le attività di manutenzioni sulle costruzioni. La caduta dall’alto nei lavori in quota aveva in Veneto una seria prevenzione nell’obbligo di installare in modo permanente linee vita sulle coperture degli edifici. Purtroppo la modifica comporta un passo indietro nella prevenzione del danno ai lavoratori. Non è più quindi necessario dimostrare di aver preso idonee misure preventive e protettive per consentire, anche nella successiva fase di manutenzione, l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza. La motivazione per questa scelta pare risieda nel fatto che posizionare linee vita comporta “inutili costi aggiuntivi nonché, spesso, anche una vera e propria deturpazione estetica dell’edificio”. Così la presenza di presidi fissi atti a garantire manutenzioni in sicurezza e ridurre il rischio di cadute è sacrificata a fronte di questa spiegazione. Come al solito si dimenticano i costi sociali degli incidenti sul lavoro e che questi ricadono su tutta la collettività e per quanto riguarda l’estetica delle coperture gli addetti ai lavori ben sanno come un bravo progettista sa ovviare scegliendo nell’ormai vastissima offerta i dispositivi meno invadenti e più mimetici senza per questo derogare alla sicurezza sul lavoro. In questo Paese nulla è mai scontato, neanche la salute e la sicurezza di quanti operano in quota.