Nella continua ricerca di cose belle non può mancare l’accesso alla cripta del Duomo di Ivrea. Si accede dalla navata sinistra all’altezza del presbiterio. Un cartello avverte della possibilità di accendere la luce e ricorda che, a fine visita, è necessario spegnerla. Una presentazione di così basso profilo rende ancora più commovente la sorpresa che aspetta il visitatore. L’ambiente è diviso in due zone : quella sottostante il presbiterio (XII secolo) e quella più antica (fine X – inizio XI secolo) posta sotto lo spazio occupato dal coro e dal deambulatorio. La cosa inaspettata è un sarcofago romano (dedicato al questore Caio Atecio Valerio I sec. d. C.), reimpiegato come urna funeraria, per contenere le reliquie di San Besso. Particolarmente suggestiva è la zona della cripta posta sotto il presbiterio, che è divisa in tre piccole navate con volte a crociera, sostenute da due file di colonnine di granito, con capitelli decorati da motivi vegetali, tutti differenti l’uno dall’altro e scolpiti in una delicata arenaria. Il sito non è così frequentato e potrete avere la fortuna di scoprire ambienti ed affreschi nel silenzio e nella solitudine.