Il Nuovo Codice degli Appalti, recependo il vecchio e tre direttive europee, passa da oltre 600 articoli, e 1.500 commi, a 217 articoli. Ha come obiettivo la semplificazione della normativa, la trasparenza, la qualità e dal massimo ribasso si passa alla offerta economicamente più vantaggiosa. L’obbiettivo parrebbe quello di favorire i soggetti economici veramente qualificati, strutturati in uffici tecnici complessi e adeguati e si tende alla qualificazione delle Stazioni Appaltanti. Viene ribadito il primato del progetto, la sua centralità e la necessità di opere eseguite nei tempi giusti e con costi definiti. Nelle varie interviste, rilasciate dagli interessati, si parla di risorse adeguate per ANAC, che avrà sempre più importanza nella redazione di linee guida e di regolamenti. Le opere pubbliche saranno scelte in base alla loro utilità e il rischio operativo sarà in carico al privato. Sarà interessante vedere come tutto questo troverà una sua realizzazione operativa.